FIMMG ME inform@ - (Rassegna stampa)
''Sospeso lo sciopero dei medici. Scongiurata la precettazione. In serata la schiarita, dopo un incontro col ministro Fornero. L’Asp stava per avviare le procedure volte a garantire i servizi essenziali'' - Gazzetta del Sud
Mercoledì, 8 Febbraio 2012





Mercoledì 8 Febbraioe 2012

L’Asp stava per avviare le procedure volte a garantire i servizi essenziali
Sospeso lo sciopero dei medici. Scongiurata la precettazione
In serata la schiarita, dopo un incontro col ministro Fornero

di Natalia La Rosa


MESSINA - È stato sospeso lo sciopero proclamato dai medici aderenti alla Fimmg. Decisivo è stato un incontro avuto ieri pomeriggio dai vertici nazionali della federazione con il ministro del Lavoro Elsa Fornero, che ha «valutato attentamente le argomentazioni espresse in tema di pensioni e le ha ritenute meritevoli di approfondimento». Con quali concreti esiti, però, non è ancora chiaro, dunque l’eclatante protesta è stata sospesa ma permane lo stato di agitazione della categoria, preoccupata per la norma del decreto “salva-Italia” che attenterebbe all’autonomia della cassa sanitaria privata, l’Enpam.

L’astensione dal lavoro si sarebbe dovuta tenere nelle giornate di domani e venerdì per i medici di famiglia, e di sabato e domenica per i medici di continuità assistenziale, cioè delle guardie mediche e dei Pte (analoga protesta era stata annunciata dalle altre sigle, Sumai-medici specialisti per il 23 febbraio prossimo e Fimp-medici pediatri per il 24, anch’esse presenti all’incontro romano di ieri).

Alla luce dei gravi rischi che ne sarebbero derivati per l’utenza, ieri mattina si era tenuto nella sede di via La Farina un incontro informale tra il commissario dell’Asp Francesco Poli e i segretari dei settori della Fimmg provinciale, il dott. Giacomo Caudo per i medici di famiglia, il dott. Stefano Leonardi per la Guardia medica, e il dott. Filippo Mangiapane per i medici dell’emergenza.

Al termine, la soluzione «condivisa» era stata quella di avviare le procedure della precettazione, che avrebbe consentito ai medici di esercitare almeno formalmente il diritto di sciopero, senza però privare l’utenza di un servizio di fondamentale importanza. Ciò soprattutto, come sottolinea il dott. Leonardi, in vista dell’approssimarsi, sul nostro territorio in particolare, di condizioni meteorologiche avverse che richiederanno, da parte dei sanitari, un sensibile innalzamento della soglia di attenzione soprattutto verso le fasce sociali più a rischio.

L’azienda, dunque, anche coinvolgendo i dipartimenti in provincia aveva avviato l’iter per definire nominalmente il contingente di medici di continuità assistenziale previsto nei turni delle giornate di sciopero, nei confronti dei quali, poi, il prefetto per conto del ministero dell’Interno avrebbe dovuto emettere un provvedimento nominale di precettazione per motivi di pubblico interesse. Tutto questo, però, non è stato necessario.
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