Il Codice Deontologico
Il nuovo Codice di deontologia, che aggiorna quello redatto nel 1998, è frutto di un lungo e approfondito confronto all’interno della categoria medica attenta a recepire e fornire risposte adeguate alle tante tematiche di interesse socio-sanitario che i progressi della medicina e l’esercizio quotidiano della professione portano all’attenzione dei medici italiani.
Il nuovo Codice, composto da 75 articoli organizzati in 6 titoli, oltre ai tradizionali precetti deontologici , tra i quali quelli che ribadiscono il fermo “no” all’eutanasia e all’accanimento terapeutico, detta linee di indirizzo vincolanti per tutti i medici italiani in tema di educazione alla salute e rapporti con l’ambiente, sulla sicurezza del paziente e la prevenzione del rischio clinico, sulla donazione e sui trapianti di organi, tessuti e cellule, sull’abusivismo e prestanomismo. Per la prima volta al Codice deontologico sono allegati due regolamenti riguardanti aspetti fondanti dell’esercizio della professione medica quali la pubblicità sanitaria e il conflitto di interesse.
Affronta temi come la libertà, l'indipendenza e la dignità della professione medica, come l'educazione alla salute, come la qualità professionale e gestionale sono trattari nel nuovo Codice. Ma anche i limiti dell'attività professionale, il segreto professionale, la riservatezza dei dati personali, il trattamento dei dati sensibili. E' trattata poi la parte relativa agli accertamenti diagnostici e ai trattamenti terapeutici, la sicurezza del paziente e la prevenzione del rischio clinico, le pratiche non convenzionali, per arrivare poi all'accanimento diagnostico-terapeutico e all'eutanasia.
Tratta i temi degli obblighi professionali. Tra essi l'aggiornamento e la formazione permanente, nonché le regole generali di comportamento nei rapporti con il cittadino e con terzi, nonché i rapporti con i colleghi e con il SSN. Si tratta, evidentemente, di ''un documento di grande valenza e di grande complessità''.
Nel Titolo I viene stabilito l'oggetto e il campo di applicazione.
Nel Titolo II i doveri generali del medico.
Nel Titolo III i rapporti con il cittadino.
Nel Titolo IV i rapporti con i colleghi.
Nel Titolo V i rapporti con i terzi.
Nel Titolo VI i rapporti con il Servizio Sanitario Nazionale e con Enti pubblici e privati.
Un Codice che, unitamente alle Linee-guida su conflitto di interesse e su pubblicità dell'informazione sanitaria, è destinato a segnare profondamente l'evoluzione della professione medica nel nostro Paese. In tal senso, il Codice rafforza la centralità del ruolo del medico, che diventa ''portatore di un progetto di cura''.
E' stato presentato dalla FNOMCeO in una conferenza stampa tenutasi a Roma, presso l'Hotel Leonardo Da Vinci, il 16 dicembre 2006.
Il nuovo Codice deontologico
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Dal 01/10/2006:
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