In data di ieri, con sentenza. n.° 1918/06 è stato vinto il ricorso, sostenuto dalla FIMMG di Messina, di 70 colleghi, specializzati negli anni intercorrenti tra il 1982 ed 1991, a cui è stato riconosciuto il pieno diritto al risarcimento dei danni subiti dallo Sato Italiano per il mancato recepimento delle direttive CEE 16.06.75, n.° 363, e 26.01.82, n.° 76, in forza delle quali era previsto l’obbligo, a carico dello Stato, in qualità di Stato Membro, di remunerare, in modo adeguato, la formazione specialistica svolta nelle relative scuole dai medici specializzandi, sia a tempo pieno che a tempo ridotto.

Il Tribunale di Messina, II sez. Civile, ha condannato le Amministrazioni convenute alla corresponsione in favore dei medici istanti della somma di euro 6.713,94 per ciascun anno di specializzazione, oltre agli interessi legali dalla domanda al soddisfo (dall' anno 2000 al 2006).

L'ostacolo più grave, superato dalla difesa dei medici istanti, è stata la prescrizione del diritto fatto valere in giudizio. In realtà tale eccezione, che ha assunto le configurazioni di “empasse” più duro da superare, si è presentata meramente strumentale a giustificare l'illegittimo comportamento dello Stato Italiano. Detta eccezione è stata, però, neutralizzata dalla difesa degli istanti grazie a degli artifizi di diritto non correttamente contestati dalle Amministrazioni convenute.

In calce, per la visualizzazione o il download, il comunicato pervenutoci dal legale della FIMMG di Messina, Avv. Francesca De Domenico, che ha rappresentato i medici in giudizo.