(ANSA) - BOLOGNA, 26 FEB - Si e' conclusa con una dichiarazione in 10 punti la prima conferenza nazionale sulle cure primarie che si e' svolta per due giorni a Bologna. Un documento programmatico, che ribadisce la necessita' di salvaguardare e rafforzare l'assistenza sul territorio, a partire da un concetto di rete e di salute integrale. Nel primo punto si stabilisce che la salute non deriva soltanto dall' efficienza dei servizi sanitari ma dalle politiche piu' generali di una comunita', per poi proseguire con il principio del ripensamento della rete sul territorio. Il terzo punto indica il distretto come nodo fondamentale dell' organizzazione e il quarto la necessita' di continuita' assistenziale. Nel quinto punto si stabilisce la necessita' di una continuita' fra le varie aree dell' assistenza: sociale e sanitaria, primaria e ospedaliera; mentre nel sesto si riconosce proprio nell' assistenza primaria la risposta migliore per la maggiore domanda di cure della popolazione. Nel settimo punto si indica la valorizzazione di responsabilita' e competenze e nell' ottavo l'urgenza per i sistemi di cogliere in modo precoce i nuovi bisogni. Infine, nel nono punto si sottolinea come l'integrazione delle discipline sia necessaria e si conclude con il decimo punto, nel quale si asserisce che i sistemi devono essere fondati su trasparenza, merito, coinvolgimento delle professioni e partecipazione attiva dei cittadini. ''Non siamo all' anno zero della medicina del territorio - ha detto Stefano Inglese, consigliere del ministro della Salute e coordinatore della conferenza - la scelta di valorizzare la medicina del territorio non e' un'opzione ma una strada obbligatoria''. (ANSA Mar 26 Feb 18.54)