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''Sanita': il Servizio di guardia medica; scheda'' - Adnkronos Salute
Giovedì, 18 Marzo 2010






Roma, 18 mar. (Adnkronos Salute) - Il servizio di continuità assistenziale del Ssn, meglio conosciuto come guardia medica, è il sistema che, all'interno della medicina generale, permette di garantire assistenza sul territorio quando il medico di famiglia e il pediatra di libera scelta chiudono i loro studi, ovvero tutti i giorni feriali dalle 20 alle 8 del mattino e dalle 10 del giorno prefestivo alle ore 8 del giorno successivo al festivo. Il camice bianco di continuità assistenziale risponde alle chiamate dei pazienti per richieste che non possono essere rimandate al proprio medico o pediatra di famiglia, definite indifferibili. Il suo lavoro consiste in visite domiciliari, ambulatoriali e consiglio telefonico. E' uno dei pochi servizi della sanità pubblica, oltre a quello del proprio medico di famiglia, in cui chiamando a un numero 'pubblico' risponde direttamente un medico. I medici in attività in Italia sono circa 14.000 che corrispondono, a ogni turno, a circa 4.000 camici bianchi in servizio ogni sera, giorno festivo o prefestivo, distribuiti in 3.042 punti di guardia. Con questo servizio vengono assicurate prestazioni sanitarie ai cittadini residenti nel territorio in cui ha sede la postazione. Gli accessi al servizio sono costantemente aumentati negli ultimi anni passando dai 15.649 ogni 100.000 abitanti del 2004 ai 17.350 ogni 100.000 abitanti del 2006, secondo gli ultimi dati disponibili del ministero della Salute. L'organizzazione del servizio prevede, nelle varie realtà territoriali, diverse modalità operative che offrono la possibilità di contattare - direttamente o attraverso una centrale operativa - un medico. Rispetto al quadro clinico prospettato dall'utente, il camice bianco effettua l'intervento ritenuto appropriato per il paziente in esame, sulla base di apposite linee guida: il counselling telefonico, la visita domiciliare o la visita ambulatoriale. Un momento critico della valutazione è la scelta del medico di decidere una gestione domiciliare o il ricovero in ospedale nel caso dei pazienti che presentano complicanze. Un problema legato anche al fatto che, in assenza di reali processi di integrazione funzionale con i camici bianchi di famiglia, il medico di continuità assistenziale è totalmente privo di dati sulla storia medica del paziente.
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