FIMMG ME inform@ - (Continuità assistenziale)
Pubblicato oggi sulla G.U.R.S. l'Accordo integrativo regionale di continuità assistenziale. Dopo sei anni finalmente un'intesa. E' un buon contratto! Perchè ...
Venerdì, 15 Ottobre 2010


E’ un buon contratto!

Sottoscritto dalle organizzazioni sindacali e ratificato dal Comitato regionale permanente di medicina generale alla vigilia di Ferragosto dopo numerose sedute ‘’full immersion’’ di estenuanti trattative, durate circa nove ore ciascuna, e dopo sei anni dall’ultimo rinnovo (D.A. 30 marzo 2004 pubblicato sulla G.U.R.S. n. 21 del 14 maggio 2004).

Perché è un buon contratto?

Perché:
  • contiene una gratificazione economica compatibile con una Regione che è sottoposta ai vincoli economici derivanti da un “Piano di rientro”;
  • è perfettamente integrato e coordinato con la Legge di riordino del Sistema Sanitario Regionale;
  • ci consegna il “cuore” dell’assistenza sanitaria territoriale h 24 e assicura alla Categoria un ruolo professionale indispensabile nel Sistema delle Cure Primarie, in una attività integrata con gli specialisti poliambulatoriali e con gli infermieri;
  • ci inserisce in modo assolutamente paritario nelle nuove formule di aggregazione: AFT e UCCP;
  • consolida, regola e ci affida l’assistenza ai cittadini non residenti nella Regione Siciliana ed ai turisti;
  • finalmente riconosce un’indennità ai colleghi che operano in zone disagiate (Isole minori) oltre al rimborso delle spese di viaggio e ad una formazione aggiuntiva, dedicata e retribuita;
  • definisce le misure minime di sicurezza da adottare per garantire i medici in servizio, dettando i tempi e vincolando i Direttori Generali all’applicazione attraverso il Comitato aziendale di Medicina Generale;
  • contiene tutele che sono uniche nel panorama nazionale (medico divenuto inabile, infortunio sul lavoro);
  • ci garantisce un minimo di 40 ore annue di formazione retribuita ed il 70% del credito formativo ECM;
  • il budget assegnato a ciascuna A.S.P. è vincolato alle attività di cui all’Accordo sottoscritto e non può essere stornato per altri scopi;
  • non ultimo per importanza, questo contratto sarà monitorato annualmente dall'Assessorato della Salute per mezzo del Comitato Regionale Permanente e la consulenza dell'AGENAS (Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali) attraverso l’utilizzo di indicatori di struttura, di processo e di risultato per verificare annualmente il raggiungimento degli obiettivi finanziati; il che sta a significare che i medici di Continuità Assistenziale dovranno esprimere le loro professionalità come sanno fare per produrre significativi reports di qualità ma che il Contratto sarà applicato in modo omogeneo in tutta la Regione e che le singole A.S.P. saranno obbligate all’applicazione sfuggendo ad interpretazioni autonome e non corrispondenti agli obiettivi per cui è stato sottoscritto tra le parti.

    Ecco perché è un buon contratto! E … scusate se è poco per una Regione che vive le tappe di confronto con il ‘’tavolo ministeriale’’ per la verifica del ‘’rientro economico programmato”.

    In molti, anche addetti ai lavori, alla fine dell’iter per il rinnovo contrattuale, mi hanno chiesto il “costo economico” di questo accordo e non ho difficoltà ad ammettere che non ho saputo dare, nell’immediatezza, una risposta.
  • Considerando che il numero stimato di medici in servizio è di 1.680, se volessimo valutare esclusivamente le due ore di plus-orario aggiuntive da svolgere nei P.P.I. (Punti di Primo Intervento), strutture aggregate ai P.T.A., che portano in Sicilia il “Guardista puro” a 30 ore settimanali, potremmo dire che il costo è di circa 4 milioni di euro aggiuntive rispetto al precedente Contratto.

    A questo proposito è opportuno precisare subito che il Medico con doppia convenzione è stato escluso da questa opportunità solo perché può usufruirne attraverso l’altra convenzione (Assistenza primaria) che gli offre la possibilità di effettuare due ore a settimana nel costituendo P.T.A., fuori dal monte orario garantito per l’attività del proprio studio, retribuite a 33,11 euro/ora (quota inclusiva di oneri previdenziali).

    In realtà per conoscere il “costo reale” occorre sommare ai 4 milioni di euro gli oneri economici derivanti:
  • dall’adeguamento alle misure minime di sicurezza individuate per garantire il personale in servizio in tutti i Presidi della Regione (sistemi diretti di allerta con le Forze dell’Ordine e sistemi di allarme sonoro, sistemi di illuminazione efficienti, videocitofoni e sistemi di videosorveglianza con registrazione, porte antisfondamento e grate alle finestre);
  • dal garantire un minimo di 40 ore/anno/medico di formazione professionale retribuita;
  • dall’indennità di disagio, rimborso spese e 20 h di formazione annue aggiuntive, rispetto alle 40 già previste, per i medici delle isole minori;
  • dalla riallocazione del medico divenuto inabile che, se ritenuto inabile in modo permanente, andrà a prestare la sua opera professionale in soprannumero e fuori ruolo nei Distretti ed al suo posto verrà assunto un altro medico, se giudicato inabile solo temporaneamente, necessiterà di un sostituto, nominato dall’A.S.P., per garantirgli il posto al suo rientro;
  • dal mancato guadagno in caso di invalidità temporanea assoluta per infortunio sul lavoro, pari al compenso orario in attività di servizio, ed anticipato dall’A.S.P. per un massimo di 90 giorni;
  • per l’aumento del numero dei medici in servizio presso ciascun presidio permanente il cui organigramma passa da 6 a 7 unità di personale.
  • La somma di tutto ciò costituisce il ‘’costo economico” di questo rinnovo contrattuale che deve essere, naturalmente, addizionato al costo necessario per sostenere quanto già previsto dagli accordi precedenti per avere un’idea della spesa complessiva necessaria per far fronte a questo servizio.

    Ancora oggi non mi viene facile quantificarla ma di certo è una bella cifra.

    Sarebbe facile fare il paragone con il “costo” del rinnovo contrattuale di altre categorie per dimostrare che il nostro è proprio un buon contratto ma lo scopo di queste righe è ben diverso.

    L’intesa, dopo tanto tempo, è stata raggiunta perché le organizzazione sindacali, in un sentire comune, hanno saputo difendere e rappresentare le aspettative della categoria, oltre che proporla per nuovi compiti e funzioni, ma è pur vero che la delegazione della Parte pubblica e l’Assessore hanno, anche e finalmente rispetto al passato, saputo percepire il disagio del “Medico di guardia”ed hanno voluto scommettere sulla sua voglia di qualificazione professionale per raggiungere obiettivi che sono punti cardine di un riordino del Servizio Sanitario Regionale che guarda al territorio per dare risposte più appropriate alle domande di salute del cittadino siciliano, che transitano troppo spesso per l’Ospedale.

    Il nuovo Contratto amplia notevolmente le competenze dei medici di Guardia Medica ed è utile per garantire ai cittadini servizi territoriali più efficienti e professionali che permettano di limitare il ricorso alle strutture ospedaliere.

    Certamente si poteva fare di più ed è con questa consapevolezza che ci si è dati appuntamento a breve, al 31 dicembre 2011, per valutare il raggiungimento degli obiettivi finanziati con questo nuovo Accordo.

    A quella data il “Guardista” dovrà presentarsi con reports certificati da indicatori valutati dall’AGENAS che possano dimostrare le sue qualità professionali e costituire il punto di forza di una piattaforma contrattuale con cui chiedere quel “di più” che a qualcuno può sembrare manchi oggi.

    Come dire … il futuro è nelle nostre mani!

    Di certo è meglio approcciarsi oggi alla professione di Medico di Continuità Assistenziale con un altro intendimento piuttosto che come “parcheggio” in attesa di diventare Medico di famiglia perché il tragitto che ci separa dalle 38 ore è solo difficile non impossibile; nell’attesa siamo già a 30 ed in alcune condizioni anche a 36 (vedi assistenza ai turisti).

    Scusate il ritardo nel commentare questo nuovo Accordo rispetto alla data in cui è stato siglato ma abbiamo preferito aspettare la pubblicazione piuttosto che esprimere pareri a caldo.

    Adesso pensiamo all'Accordo aziendale e all'organizzazione e strutturazione dei P.P.I., argomenti per i quali incontreremo l'Azienda già lunedì prossimo 18.

    Stefano Leonardi
    Segretario provinciale FIMMG Messina - CA
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