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''Anaao su certificati online, aumenta pressione su pronto soccorso'' - ADNKronos Salute
Mercoledì, 6 Aprile 2011






Roma, 6 apr. (Adnkronos Salute) - "Quanto paventato dall'Anaao Assomed riguardo alle conseguenze dell'introduzione 'forzata' della trasmissione telematica dei certificati di malattia, si sta palesando in tutta la sua gravità nei pronto soccorso degli ospedali italiani. Purtroppo il ministro Brunetta ha pensato che 'stemperare' i toni sulle sanzioni fosse l'unico obiettivo delle nostre motivate proteste a fronte di una marcia a tappe forzate per la certificazione online". A lanciare l'allarme sulle difficoltà legate al funzionamento del nuovo sistema telematico dei certificati di malattia è l'Anaao Assomed, il principale sindacato della dirigenza medica del Ssn. "Le recenti prese di posizioni di molti direttori generali e di Regioni del nord Italia, proprio dove secondo la commissione tecnica la procedura avrebbe dovuto aver raggiunto elevati livelli di funzionalità, fanno riflettere sull'effettivo stato delle cose. E' diventato palese - sottolinea in una nota il sindacato - che il sistema informatico non è in grado di sopportare l'enorme flusso di dati, tanto che vengono segnalati quotidianamente gravi disservizi e impossibilità di utilizzare il sistema dagli ospedali di tutto il Paese. Allo stesso tempo sta aumentando la 'pressione' sui pronto soccorso a fini puramente amministrativi con allungamento dei tempi di attesa e aumento dei contenziosi con i cittadini". Per Costantino Troise, segretario nazionale dell'Anaao Assomed la situazione che si sta determinando con l'introduzione dell'invio telematico è allarmante: "Non giovano i toni trionfalistici dei messaggi inviati dal ministro della Funzione Pubblica e soprattutto dall'ultima circolare che induce gli utenti a 'pretendere' l'invio telematico malgrado i pronto soccorso non siano, nella stragrande maggioranza, ancora in grado di assicurare tale servizio o possano cimentarsi solo distogliendo molto tempo all'attività assistenziale". "In condizioni di cronico congestionamento delle strutture, con tempi d'attesa sempre più lunghi, carenze di organico che costringono a turni massacranti, locali trasformati in corsie con barelle al posto dei letti, i medici di pronto soccorso - denuncia l'Anaao Assomed - devono oggi far fronte anche alle richieste, peraltro legittime, di ottenere l'invio telematico delle certificazioni". Il rischio è che questa situazione si rifletta negativamente sui cittadini. "L'Anaao Assomed - sottolinea Troise - ha più volte sostenuto che, nel rispetto del codice deontologico, le certificazioni non devono determinare alcuna ricaduta negativa sui livelli assistenziali e che occorre ripensare ruoli e compiti del pronto soccorso individuando strategie alternative fino alle autocertificazioni per malattie di breve durata". Per Troise, quindi, "tocca adesso alle Regioni intervenire per evitare che la rete deputata ad assistere i cittadini in condizioni di urgenza clinica non rimanga travolta da una anomala onda amministrativa con un rapporto costi-benefici negativo per cittadini e operatori".
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